ISOLA  ARTIFICIALE  GALLEGGIANTE

POLIFUNZIONALE  INAFFONDABILE

Disegni e progetto di: Carlo Macrì

Illustrazione del progetto
 

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  Progetto corrente


ISOLA ARTIFICIALE GALLEGGIANTE POLIFUNZIONALE


DISEGNI E PROGETTO DI: CARLO MACRI'

ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO

Questa isola artificiale è costituita da una piattaforma centrale poligonale congiunta,

tramite una serie di segmenti, ad una barriera frangiflutti esterna di protezione.
Essa è stata progettata per poter fornire una struttura ampia, robusta, stabile e sicura,
capace di resistere alle più violente tempeste e, perciò, utilizzabile anche su mari profondi.
Le sue possibilità di impiego possono essere le più svariate, ad esempio: piattaforma
petrolifera complessa, centrale elettrica, isola ad uso turistico con darsene protette, base militare,
 aereoporto, grande porto commerciale ed altro ancora.

La sua notevole dimensione; la sua particolare forma a "ruota" o a "rosa dei venti"; il suo
peso elevato, dovuto anche alla massa d'acqua incamerabile, in modo regolato, nel
reparto inferiore degli scafi con funzione di stabilizzatore inerziale; le sue peculiari difese
di superficie dal moto ondoso; l'eccellente equilibrio,elasticità e stabilità della barriera esterna,
grazie agli scafi conformati ad "ala di gabbiano" ed alle piastre stabilizzatrici con pannelli di
resistenza idrodinamica; lo speciale aggancio elastico degli ancoraggi, nonchè gli originali
 elementi di congiunzione elastica ideati per una salda ed efficace unione delle

varie parti, le conferiscono quelle caratteristiche inedite, necessarie e sufficienti ad aprire
una nuova epoca nei rapporti fra l'uomo ed il mare.

Le impostazioni strutturali previste ed i vari dispositivi ideati che conferiscono all’isola i
pregevoli requisiti di robustezza, stabilità, affidabilità, efficacia, elasticità, inaffondabilità,
mobilità ed estrema polivalenza sono il frutto di:
a) studio ed applicazione di leggi della fisica
b) studio di testi concernenti le costruzioni marittime
c) esperienze personali in ambito marittimo e attente osservazioni di fenomeni naturali
d) ricerca incessante di soluzioni praticabili per rendere sicura, protetta ed inaffondabile
un’isola artificiale posizionabile anche su mari profondi fino a circa 1.200 metri ed oltre
e) dialoghi e confronti avvenuti con persone interessate allo sviluppo di questa idea.

La mia invenzione, in massima parte già brevettata, può essere valida e pienamente
utilizzabile in modo proficuo per i più diversificati scopi civili, militari, scientifici, industriali,
commerciali o turistici e mi auguro che essa, mediante una sua opportuna illustrazione e
divulgazione possa trovare un favorevole riscontro in numerose richieste di ulteriori

chiarimenti ed approfondimenti anche di carattere tecnico.

Per chi effettivamente fosse interessato alla sua realizzazione, sia come persona fisica,
società privata o ente pubblico, è già disponibile il relativo cd-rom multimediale, ottenibile
a richiesta e fino a disponibilità, nel quale sono spiegati e visionabili alcuni particolari del
suo funzionamento, altri invece, per comprensibili motivi di opportunità e segretezza non
sono stati ben definiti od evidenziati.

Stante l’estrema modularità del progetto, esso può essere agevolmente predisposto per
l’uso che ci si prefigge di farne e nel caso che, successivamente, venga a cessare la
necessità o la convenienza del suo utilizzo per la funzione iniziale, l’isola può essere
facilmente riconvertita per essere sfruttata per scopi diversi e, al limite, smontata senza
grandi difficoltà, trasferita e rimontata in una diversa località.

Per esempio, essa può essere adibita a piattaforma complessa per l’estrazione di idro-
carburi con la possibilità di avere “in loco”, oltre ai pozzi di estrazione ben riparati, anche
gli impianti per la lavorazione e trasformazione dei medesimi nonchè depositi galleggianti
per lo stoccaggio del petrolio greggio o dei prodotti lavorati unitamente a varie darsene
sicure ed attrezzate per l’afflusso ed il deflusso delle navi petroliere e simili atte al loro
trasporto.

L’isola può essere anche proficuamente utilizzata come grande porto commerciale per lo
smistamento di containers da parte delle maggiori compagnie di trasporto internazionale.

Inoltre, qualora si decidesse, anche in Italia, di iniziare realmente a sfruttare, almeno per
le lunghe distanze, le cosiddette “autostrade marittime”, potendo disporre di una o più
strutture simili, enormi sarebbero i vantaggi sia dal punto di vista ambientale, sia da quello
della convenienza economica in confronto agli elevati costi attuali del trasporto su gomma.
In questa evenienza, il conseguente minor traffico sulle autostrade terrestri e quindi il
minor inquinamento atmosferico derivante da un ridotto consumo di combustibili porte-
rebbero indubbiamente e non da ultimo, ad un miglioramento dello stato di salute per
tutta la popolazione. - Vedasi di seguito il link con la pagina "Autostrade del Mare"

Naturalmente, nel caso che si volesse effettivamente realizzare questo cambiamento,
sarebbe necessario incrementare notevolmente il numero delle navi traghetto disponibili.
Ciò potrebbe avvenire sia trasferendo gradualmente sui nuovi supertraghetti veloci la
maggior parte del traffico passeggeri, sia utilizzando tutti gli altri mezzi attualmente in
servizio, compresi quelli che dovessero rendersi disponibili dopo la costruzione dell’ormai
fantomatico “Ponte sullo Stretto di Messina”, sia unitamente all’acquisto sul mercato

o mediante tempestivi ordinativi, di un adeguato numero di altre navi appositamente
attrezzate e molto più capienti di quelle attuali che verrebbero utilizzate per il trasporto
di un numero sempre più elevato di grossi veicoli commerciali.

Una serie di isole artificiali di questo tipo, eventualmente adeguate alle dimensioni otti-
mali, localizzate su fondali adatti e dotate di sicuri ed opportuni collegamenti transitabili
con la terraferma e quindi allacciate al sistema autostradale nei pressi dei più grossi centri
industriali e commerciali della penisola e delle maggiori isole, potrebbe divenire la soluzione
ideale per il grande ed irrisolto problema del trasporto delle merci nel nostro paese.

In aggiunta a quanto precede, il conseguente spostamento sul mare di tutta una serie di
attività portuali come il carico e scarico delle merci, il loro trasferimento da un mercantile
ad un altro ed il loro magazzinaggio, renderebbero disponibili estese aree portuali per
diversi impieghi, più salubri e convenienti di tipo turistico, ricreativo, sportivo, residenziale
od altro.

Opportunamente sagomata e dimensionata, questa costruzione potrebbe divenire una
grande base militare aeronavale, strategicamente posizionata, dotata sia di un adeguato 
aereoporto con i necessari hangars, sia di numerosi e capienti moli, ben difesi dal moto

ondoso, per l’attracco contemporaneo delle varie navi costituenti una flotta, sia di ampi
magazzini per i rifornimenti, le vettovaglie e gli armamenti.

Per le grandi città marittime, questo tipo di isola potrebbe risolvere il problema della
disponibilità di una sede adeguata per fiere ed esposizioni, essa infatti, con i suoi grandi
parcheggi multipiano e con le sue grandi superfici disponibili sia nelle numerose darsene
che sulle grandi piattaforme galleggianti supplementari, diverrebbe la struttura ideale
per questo genere di manifestazioni e sarebbe altresì particolarmente adatta a svolgere
la funzione di salone nautico.

Altro impiego possibile e conveniente, in special modo in Italia adesso che si sta proce-
dendo alla liberalizzazione della produzione di energia elettrica, sarebbe appunto quello
come centrale elettrica polifunzionale nel senso che, contemporaneamente, le strutture
dell’isola potrebbero costituire la base ideale su cui impiantare i vari mezzi di produzione
di detta energia quali centrale policombustibile, centrale eolica, fotovoltaica e piezoelet-
trica, sfruttando in tal modo anche le grandi forze offerte gratuitamente dalla natura come
il  vento, il sole ed il movimento delle onde.

Pensando ad un possibile impiego turistico della costruzione, essa può venire concepita
come una originale struttura cui fanno capo sia vari porticcioli attrezzati al servizio della
navigazione da diporto provvisti di diversi tipi di “fingers” di varia grandezza utilizzabili per
la sosta tanto di piccoli battelli come di medi e grandi yachts, sia aree portuali più grandi
adatte anche all’attracco delle grandi navi da crociera.

In questa isola, la piattaforma centrale potrebbe essere destinata a centro alberghiero di
lusso  con annessi “casinòs”, mentre sulle piattaforme supplementari  potrebbero essere
installati impianti sportivi di vario genere, giardini e piscine tropicali, altri alberghi dotati di
centri termali e “beauty farms”, ristoranti raffinati, dancing, centri commerciali od altro.
Inoltre, alcune porzioni delle darsene, potrebbero venire sfruttate per l’insediamento di
impianti di piscicoltura al fine di avere sempre a disposizione pesce fresco per i turisti
stanziali o di passaggio. Si potrebbe quindi pensare ad una vera “Las Vegas” sul mare.

Se localizzata al di fuori della acque territoriali dei paesi costieri, questo tipo di isola
artificiale, nonostante che l’idea possa apparire astrusa od assurda, potrebbe far venire
in mente a qualche ricco capitalista o società finanziaria con adeguati mezzi economici
la possibilità di costruire e di costituire addirittura un piccolo stato sovrano dotato di una
propria extraterritorialità rispetto alle nazioni più vicine.

Infine, per ora, credo che questa originale isola artificiale potrebbe risultare molto utile,
anche per le sue caratteristiche di basso impatto ambientale, per alcuni piccoli ma ricchi
Stati rivieraschi, non dotati di un vasto territorio pianeggiante utilizzabile per determinati
importanti e necessari servizi ed impianti come nel caso del Principato di Monaco, Hong-
Kong,  Emirati Arabi, Singapore ed altri anche di maggiori dimensioni come il Giappone,
Taiwan, l’Olanda od il Belgio, carenti di spazi adeguati vicino ai luoghi ove invece  ne
avrebbero maggiore necessità.

INDICAZIONI RELATIVE AI PREVEDIBILI COSTI ECONOMICI

I costi ipotizzabilI per la costruzione di opere di questo tipo, secondo calcoli prudenti ma
forzatamente approssimati e suscettibili di differenze anche del 10-15% rispetto a quelli
preventivati, potrebbero essere rispettivamente, per ciascuno dei modelli ipotizzati a titolo

di esempio, quelli sottoindicati. Tali costi vanno intesi solo a copertura dell’insieme delle
principali strutture metalliche e di altri materiali compositi, nonchè dei meccanismi di 
flessibilità e di stabilizzazione afferenti il corpo centrale dell’isola e la barriera esterna di
protezione, non considerando quindi tutte le sovrastrutture, gli impianti industriali, turistici
o commerciali, le piattaforme galleggianti supplementari polivalenti e l'eventuale aggiuntivo
sistema di elementi galleggianti che andrebbero a formare il ponte di collegamento con
la
terraferma:

a) - modello più piccolo a sei raggi , avente una piattaforma centrale esagonale con
"diametro" di circa 550 metri e con un'area totale di forma pressochè "circolare" il cui
"diametro" sarebbe di circa 1.400 metri, nella versione per mari aventi bassa profondità,
cioè fino a 80/90 metri  450/500 Milioni di Euro, mentre nella versione per mari profondi,
cioè oltre 100 metri e fino a 1500/1600 metri il costo potrebbe aumentare, con gradualità,

fino a circa il 10%;

b) - modello medio ad otto raggi, avente una piattaforma centrale ottagonale con
"diametro" di circa 600 metri e con un'area totale di forma pressochè "circolare" il cui
"diametro" sarebbe di circa 1.800 metri: versione per acque basse 650/700 Milioni di Euro,
versione per acque profonde, idem come sopra;

c) - modello grande a sedici raggi con piattaforma centrale avente un "diametro di circa
1.000 metri e con un'area totale "circolare" il cui "diametro" sarebbe di circa 2.500 metri:
versione per acque basse 1.200/1300 Milioni di Euro, versione per acque profonde, idem
come esempi precedenti;

d) - modello “airport” con piattaforma centrale ellissoidale avente una lunghezza di circa
2400 metri ed una larghezza di circa 1200 metri, con un'area totale "ellittica" il cui "asse" 
più lungo sarebbe di circa 3.500 metri: versione per acque basse 2.400/2.500 Milioni di Euro,
versione per acque profonde, idem come esempi precedenti.

Come ben si vede da quanto precede, i costi dei vari modelli di isola, anche molto diversi
l’uno dall’altro, dipendono, naturalmente, dalle dimensioni, dalla localizzazione  in acque
più o meno profonde e dall’uso che ci si propone di farne.

Per quanto concerne l’altezza del manufatto, cioè dei vari spicchi di o elementi che lo
compongono, nonchè dei vari raggi e segmenti che costituiscono la barriera frangiflutti,
esso dovrebbero misurare complessivamente, a seconda del modello prescelto, ma senza
considerare le appendici immerse, dai 24 ai 36 metri. Sono però altresì ipotizzabili anche
dimensioni maggiori con l’adozione di particolari accorgimenti.  E' anche necessario tener
conto che circa un terzo della sua altezza va considerato come parte immersa della struttura.

Per quanto riguarda la larghezza nel punto più ampio di ognuno dei segmenti di congiun-
zione e della barriera esterna sono previste misure analoghe alla loro altezza.

                                                    CONCLUSIONI

Una visione più attenta dell’intero progetto e dei particolari tecnici ancora inediti ma in
buona parte a disposizione per eventuali approfondimenti da parte delle persone che
 
fossero veramente interessate alla realizzazione di uno di questi progetti, le potrà rendere
edotte in modo più convincente della effettiva possibilità della sua esecuzione e, nonostante

la rilevanza dei costi, della sua convenienza economica rispetto ad altre soluzioni.

                    Infine, faccio presente che, di recente, è stato messo a punto un nuovo modello di isola
                    artificiale avente dimensioni analoghe a quelle del tipo "a)", cioè avente un "diametro"
                   complessivo di circa 1.400 metri, adatto in particolare per essere utilizzato su acque sino
                   ad una profondità di 90/100 metri, ma anche oltre adottando accorgimenti particolari.

                   Le sue principali caratteristiche innovative rispetto agli esemplari sopra descritti sono
                   essenzialmente due:
                   - la prima di tipo architettonico che consiste nell’avere una piattaforma centrale esagonale
                   contornata da 12 settori, in parte a forma rettangolare ed in parte a forma triangolare;
                   - la seconda riguarda l’assenza delle piattaforme angolari di congiunzione fra i vari segmenti
                   che sono direttamente collegati l’un l’altro con un diverso, più semplificato ma ugualmente
                   efficace sistema di congiunzione, senza l’interposizione di alcuni dei precedenti complessi
                   meccanismi di elasticità orizzontale, il che comporta mediamente un abbattimento dei costi
                   di circa il 10%, a parità di superfici disponibili.
                   In tale modello è prevista la presenza di tre darsene attrezzate per l'ormeggio di battelli o
                   di navi di varia grandezza.
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AGGIORNAMENTO SUI PIU’ RECENTI PROGETTI
               Negli ultimi mesi sono stati portati pressochè a conclusione ulteriori nuovi progetti di isole
               artificiali di dimensioni più contenute ripetto a quelle inizialmente previste per andare
               incontro a richieste in tal senso pervenute da privati facoltosi, e da società interessate al
               turismo, alla ristorazione od all’intrattenimento nelle vicinanze della costa, sia all’interno
               che al di fuori delle acque territoriali, attività queste che potrebbero essere svolte anche su
               isole galleggianti “private” qualora i costi non fossero così elevati come quelli previsti dagli
               esempi sopraelencati i quali, in verità, erano però riferiti ad un diverso tipo di utilizzo.

               Naturalmente anche per queste “piccole” isole si tratta di "Proposte di Progetti Preliminari",
               infatti, per poter disporre di un "Progetto Definitivo" relativo a “Grandi Strutture” come quelle
               di cui stiamo trattando, è necessario sopportare i costi piuttosto elevati delle progettazione
               tecnica specifica e particolareggiata che dovrebbero essere nell’ordine di un minimo di 6-7
               Milioni di Euro per le isole più piccole e di 14-15 Milioni di Euro o anche più per quelle di
               maggiore ampiezza e/o aventi come destinazione mari più profondi.

               Ad ogni modo, tali nuove categorie di isole, possono essere di vario formato ed avere un
               differente profilo perimetrale, esse possono altresì venire impostate in modo diversificato a
               seconda delle particolari esigenze dell’ordinante grazie ad un nuovo modello di componenti
               modulari aventi un maggiore livello di adattabilità.

ISOLE DI PICCOLA E MEDIA GRANDEZZA AD USO PRIVATO
O RICREATIVO 
DOTATE DI UNA O PIU' DARSENE PROTETTE

                        
               AEREOPORTO INTERCONTINENTALE GALLEGGIANTE MODULARE

              
               Altro interessante progetto, da esaminare con attenzione da parte di quei Paesi che

               dispongono di spazi pianeggianti limitati in corrispondenza delle proprie coste, spesso
            intensamente urbanizzate, potrebbe essere quello di un innovativo sistema di costruzione
               di grandi e particolari piattaforme galleggianti modulari facilmente congiungibili l'un l'altra
               che potrebbero essere utilizzate per la costruzione di grandi impianti di pubblica utilità
               quali: aereoporti dotati di lunghe piste d'atterraggio, porti con adeguati terminals per il
               trasferimento dei containers, impianti sportivi, attrezzature turistiche e porticcioli per la
               navigazione da diporto od altro secondo le più varie necessità.

               Tali grandi strutture galleggianti potrebbero essere agevolmente collegate con la terraferma
               tramite appositi ponti, anch'essi galleggianti, e quindi svolgere in modo ottimale la funzione
               per la quale dovessero venire progettati e realizzati ed, eventualmente, riconvertiti per altri
               diversi utilizzi che si rivelassero preferibili.

               L'immagine che segue è quella di relativa ad una ipotesi di costruzione di un Aereoporto
               Intercontinentale congiunto con la terraferma tramite un sistema a doppio ponte di collega-
               mento e dotato altresì di due aree portuali protette rivolte verso la costa che sarebbero
               utilizzabili una come porto commerciale e l'altra come porto turistico.

               Le dimensioni approssimative di questi impianti sarebbero le seguenti:
               - lunghezza complessiva dell'aereoporto: circa 5.000 metri
               - larghezza complessiva dell'aereporto: circa 1.500 metri
               - lunghezza totale del collegamento con la terraferma: circa 1.500 metri.
               - all'interno della parte di scafo che emerge dal livello del mare è prevista la disponibilità,
                 per l'intera estensione dell'aereoporto, di capannoni alti circa 8 (otto) metri completamente
                 utilizzabili per magazzinaggio e vari servizi turistici e commerciali.

               Il costo totale approssimativo delle costruzioni sopradescritte viene indicato attorno
               ai 7.000-7.200 Milioni di Euro,escluse le spese relative alle due aereostazioni e le altre
               installazioni tecniche strettamente aereoportuali.

               
                                            ==================================================
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  Principali immagini del progetto

Principali disegni tecnici degli elementi strutturali

Alcuni disegni tecnici dei meccanismi di elasticità delle strutture

Alcuni esempi dei possibili modelli e finalità di utilizzo dell'isola

Immagini delle strutture emergenti dal livello del mare

Immagini delle strutture costantemente immerse

Immagini dei segmenti girevoli che consentono l'accesso alle darsene


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Recapiti

Indirizzo di posta elettronica:      artificial@inwind.it

IndirizzoInternet:                         http://carlomacriprojects.it

Numero di Telefono : + 39 051 821609

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Commenti e suggerimenti

Sarà gradito un messaggio con le tue opinioni su questo progetto ed un suggerimento per contattare 
qualche cliente potenzialmente interessato alla sua realizzazione all' indirizzo e-mail sopra indicato.



BREVETTATO - Tutti i diritti riservati

Ultimo aggiornamento: Settembre, 2011

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