CITTA'-OASI NAVIGANTE

LAS VEGAS" SUL MARE

Progetto e disegni di: Carlo Macrì

Illustrazione del progetto

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Vedasi in fondo alla pagina un nuovo e più aggiornato modello


  Contenuto


  Progetto corrente

CITTA’-OASI NAVIGANTE “LAS VEGAS SUL MARE”
DISEGNI E PROGETTO DI:CARLO MACRI’

ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO

Considerato che negli ultimi anni si è sviluppata una continua e crescente richiesta di viaggi crocieristici che hanno spinto le più importanti
società operanti nel settore ad ordinare ai principali cantieri navali di
tutto il mondo numerose nuove navi, sempre più grandi e lussuose,
ritengo che oramai siano maturi i
tempi per pensare ad innovare radicalmente le condizioni per una fruizione ottimale di questo tipo di turismo,
uscendo dalla limitatezza degli spazi disponibili sia individulamente che collettivamente sulle
tradizionali navi da crociera.

In effetti gli amanti di questo genere di turismo marittimo, pur apprezzando notevolmente il livello dei servizi alberghieri, la varietà degli itinerari
e le attività di intrattenimento di diversa specie offerte dalle
maggiori Società crocieristiche, di solito, l’unica grossa e diffusa pecca che rilevano
durante le loro
vacanze a bordo di queste pur grandi navi, è rappresentata dalla scarsità di spazi disponibili per lo svolgimento di attività sportive

e dalle difficoltà incontrate nel cercare di trascorrere nella quiete ed all’aria aperta una parte del proprio tempo libero senza l’oppressione 
costante di un ambiente dalle dimensioni
limitate, sovraffollato e rumoroso sia nelle aree interne che in quelle esterne.

La mia proposta di costruire un nuovo modello di città-oasi marittima navigante potrebbe essere la soluzione ottimale per questo tipo di
inconveniente. Essa infatti potrebbe consentire di usufruire contemporaneamente sia di tutti i vantaggi ed i pregi di un viaggio crocieristico in
condizioni di massima sicurezza sia del privilegio di poter avere a propria disposizione aree godibili a piacere talmente ampie
da non dover
rimpiangere analoghe condizioni di norma fruibili solo sulla terraferma.

Gli eliporti e le grandi superfici aereoportuali situate sulla sommità della costruzione, unitamente ad un consistente numero di capienti battelli
per le gite turistiche che potrebbero essere effettuate quando la
“nave-città” giungesse vicino alle coste delle località inserite nei suoi itinerari 
marittimi, consentirebbero
un agevole andirivieni dei passeggeri sia all’inizio, sia durante, sia alla fine del loro periodo di vacanza a bordo di
questa nuova fantastica realtà del tempo libero. Un altro gruppo di battelli diversi dai precedenti ed appositamente attrezzati, potrebbero venire
utilizzati per effettuare battute di pesca sportiva per gli amanti di questo genere di attività, durante le soste tra una tappa e l’altra dei lunghi

viaggi programmati.

Questa isola artificiale viaggiante avrà naturalmente dimensioni ragguardevoli, adeguate agli scopi per i quali dovrebbe essere costruita. Nel
modello da me ipotizzato essa, complessivamente, dovrebbe
avere una lunghezza di circa 1.200 metri ed una larghezza di circa 600 metri per
una superficie lorda
totale di circa 500.000 metriquadri su ciascun piano.

Un’area disponibile così grande può essere costituita solamente mediante l’assemblaggio di un elevato numero di scafi che possano essere
congiunti in modo saldo ed efficace e che presentino anche un
adeguato grado di elasticità torsionale, per poter meglio sopportare le spinte
del moto ondoso ed fornire
una base sicura per l’appoggio delle strutture superiori dell’edificio, a loro volta, esse pure dotate di un idoneo
coefficiente di flessibilità.

La particolare fisionomia di questa isola navigante prevede grandi spazi libere da strutture alberghiere in senso stretto, cioè disponibili per
aree all’aperto da utilizzarsi sia come giardini pensili, sia come aree
dedicate allo svolgimento di attività sportive, sia come ampi percorsi 
riservati al passeggio, sia ad una
fitta rete di strade interne utili per assicurare la massima possibilità di circolazione tanto alle persone quanto
ai numerosi mezzi elettrici di servizio.

Le vaste superfici utilizzabili per l’insediamento degli impianti alberghieri consentono di dare loro una caratterizzazione diversificata allo scopo
di soddisfare al meglio le più varie esigenze, cioè: alcuni
settori possono essere adibiti ad hotel tradizionali di media/alta categoria, altri a
“residence” che
consentono una maggiore libertà nella gestione del proprio tempo come pure nella soddisfazione delle proprie particolari
necessità alimentari, altri ancora ad hotel di lusso con tutti i comforts specifici di questo livello di accoglienza.

Come si può rilevare dalle immagini realizzate al computer, la costruzione è suddivisa in altezza in sette livelli ognuno dei quali ha una funzione
diversa rispetto agli altri come sottodescritto:

1) - zona che rimane costantemente immersa, nelle quale sono collocati gli apparati motore di ciascuno scafo, i dispositivi che regolano il livello
di galleggiamento, i meccanismi particolari per l’ancoraggio ed
i meccanismi  per una stabilizzazione ottimale durante le soste;

2) - zona intermedia compresa fra la parte alta dello scafo e quella immersa, prevalentemente adibita magazzini per le scorte di vario genere,
cisterne per l’acqua potabile e per usi tecnici, impianti per il
condizionamento e tecnologici di vario tipo, centrali elettriche e locali utilizzati dai
differenti servizi
necessari al buon funzionamento della vita di bordo;

3) - zona alta dello scafo che svolge anche la funzione di principale elemento di collegamento fra i diversi scafi che compongono l’isola. Essa è completamente utilizzabile per un’altezza di quattro piani, cioè circa 12/13 metri e per l’intera estensione della superficie lorda della costruzione.
Questa sezione può venire utilizzata per l’insediamento di ambienti ed attrezzature al servizio di tutta la comunità quali, ad esempio: teatri, 
cinema, sale biliardo, discoteche, pubs, casinòs, palestre, piscine ed altri impianti sportivi al coperto, uffici amministrativi, aule didattiche e
biblioteche di vario genere, beauty-farms, centri termali, nonchè, in zona più appartata, pronto soccorso e reparti ospedalieri;

4) - zone adibite a specifico utilizzo alberghiero e ad uso commerciale. Si tratta di due livelli sovrapposti, simili l’un l’altro, ciascuno formato da
edifici di sei piani dei quali il primo di altezza doppia rispetto agli
altri quattro poichè dovrebbe essere utilizzato sia come locali per ristoranti e
per la prima colazione, sia
come locali per il commercio di un’ampia gamma di prodotti di genere diverso che potrebbero interessare  i turisti,
sia come emporio vero e proprio per soddisfare le necessità di tipo alimentare od altro per coloro che dovessero scegliere la formula “residence”.
I quattro piani sovrastanti costituirebbero la sezione alberghiera in senso stretto, ospiterebbe cioè gli appartamenti di varia grandezza, dai 70 ai
120 metri quadri ognuno, disponibili come alloggio per i crocieristi;

5) - zona alta, posizionata sopra i precedenti edifici, composta da due piani abitabili di altezza leggermente maggiore rispetto a quelli sottostanti
in cui perimetralmente, nel lato affacciato verso il mare, sono posizionati gli appartamenti di lusso o suite diplomatiche, rifinite con arredamenti
ed attrezzature particolari come vasche con idromassaggio o piscine private, che possono essere predisposte anche su due piani secondo le
indicazioni ritenute più opportune in particolari circostanze. La stecca centrale di questa sezione avrebbe sia la funzione di contenitore delle
vasche delle varie piscine pubbliche e degli impianti ad esse collegati sia, alle estremità, come locali di servizio per gli impianti sportivi sovrastanti
sia come area per attività di intrattenimento o per ristoranti con offerta di menù etnici;

6) - zona posta sopra la precedente dedicata agli impianti sportivi di vario genere come, solo ad esempio: piscine scoperte, campi da tennis,
piste per jogging o gare podistiche, campi per la pallavolo e per il
basket, campo da football, campo da golf ed altro ancora. Questo piano,
in alcune posizioni, è occupato
da vasti locali per il ristoro, con annessi servizi, a disposizione sia di coloro che utilizzano gli impianti sportivi,
sia delle persone che amano fare lunghe passeggiate distensive negli ampi percorsi perimetrali
previsti fra la linea dei parapetti esterni e gli
impianti stessi ove potranno essere posizionate numerose
panchine per la sosta e per la contemplazione del panorama marino;

7) - zona aereoportuale con, al centro, una pista a doppia corsia larga a sufficienza da consentire, contemporaneamente, l’atterraggio ed il 
decollo di due aerei di media grandezza. Tale pista centrale,
alle sue estremità è collegata lateralmente con altre due piste per il rullaggio,
al centro delle quali si
trovano due aereostazioni/terminal dotate di tutti gli impianti radar necessari al controllo del traffico aereo ed alla
navigazione come pure di tutti gli impianti necessari ad una efficente ricetrasmissione
delle comunicazioni audiovisive al servizio degli ospiti
della città-oasi, inoltre, esse comprendono anche
capienti hangars per il ricovero, la manutenzione ed il rifornimento degli aereomobili.
Le piste predette sono poi collegate fra di loro da due bretelle latitudinali che, di regola, dovrebbero essere utilizzate come basi per la partenza
e l’arrivo degli elicotteri quando la nave-città si trova non
lontano dalla linea costiera.

Questa isola galleggiante e navigante dovrebbe potersi considerare, entro certi limiti di tempo, del tutto autosufficiente, sia per gli approvvigio-
namenti, sia per la produzione di energia elettrica, sia per
la produzione di acqua potabile, sia per quanto riguarda le attrezzature antincendio,
le misure e gli
equipaggiamenti per la sicurezza interna affidata alla Polizia di Bordo, sia per la sicurezza esterna affidata tanto alle navi di
scorta quanto agli aereomobili imbarcati a tale scopo.

I considerevoli costi sostenuti per la costruzione dell’isola e le notevoli ricchezze personali trasportate da un elevato numero di turisti, 
generalmente benestanti, devono poter contare su di un efficace sistema
di dissuasione delle possibili aggressioni che potrebbero provenire
da parte della risorgente pirateria
marittima e di strumenti di difesa e prevenzione degli attentati, programmabili da parte di un mai domato
terrorismo internazionale, che potrebbero venire perpetrati sia per via marittima che per via aerea.

Si potrebbe pertanto pensare a dotare questo grande complesso alberghiero navigante di una scorta permanente formata da almeno quattro
grandi rimorchiatori d’alto mare di tipo militare, attrezzati con
efficienti apparati sonar  ed elicotteri antisommergibile  ed almeno due
fregate equipaggiate con
armamenti e radar moderni in modo 
da poter respingere attacchi ed intrusioni indesiderate. Sull’aereoporto 
dell’isola, inoltre, si potrebbe prevedere
lo stazionamento di una piccola squadriglia di caccia-intercettori che dovrebbero poter contrastare
rapi
damente ed efficacemente l’atterraggio di velivoli non autorizzati.

Poichè una volta terminata la costruzione di questa città galleggiante non è pensabile di poterla inviare in una darsena per le eventuali necessarie
riparazioni di grande entità, ecco che si devono considerare
come importanti una serie di accorgimenti che potrebbero ovviare a questo
impedimento dato dalla
grandissima mole del manufatto. Tali accorgimenti dovrebbero essere principalmente i seguenti:

1) - ogni scafo che compone la base dell’isola dovrebbe venire costruito e poi congiunto con gli altri in modo tale che, qualora a causa di un
incendio di proporzioni notevoli, o di uno scoppio o, nel caso
degli scafi esterni, di un eventuale disastro marittimo dovuto ad uno scontro con
altra grande nave
o rocce affioranti o banchi di sabbia non segnalati adeguatamente, dovesse risultare gravemente danneggiato, esso
dovrebbe poter essere disgiunto con una relativa facilità e sostituito con un altro
identico mediante una tecnica che può venire messa a punto
in fase di progetto definitivo;

2) - tutti gli scafi, nella parte che poi sarà costantemente immersa, dovrebbero essere rifiniti con gli speciali moderni trattamenti anticorrosione
ed antivegetativi con garanzia di durata pluriennale onde
poter ridurre al minimo la loro manutenzione;

3) - un nucleo di sommozzatori fornito di almeno due o tre sommergibili-robot dovrebbe essere previsto come elemento stabile delle dotazioni
di bordo sia per poter effettuare tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia per interventi urgenti in caso di incidenti, sia allo
scopo di assicurare
il massimo livello di efficienza a tutti gli organi ed alle parti sommerse dell’isola.

Secondo calcoli approssimativi una tale città viaggiante potrebbe arrivare ad ospitare negli appartamenti di diversa categoria e grandezza
circa 40.000/45.000 turisti oltre a 9.000/10.000 persone fra gli addetti
ai vari servizi di bordo e le altre che svolgerebbero attività in proprio 
quali negozianti e loro dipendenti,
artigiani e professionisti vari. Volendo considerare anche il personale imbarcato sulle navi di scorta e quello
addetto alla sicurezza aereonavale si dovrebbero aggiungere circa altre 1.000 persone.

Il probabile costo di una crociera della durata di una settimana con sistemazione in un appartamento della misura più piccola (circa 70 metri
quadri), tenuto conto dell’eccezionalità del luogo di soggiorno,
dell’ampia gamma di impianti sportivi disponibili, delle varie possibilità e qualità
dei servizi forniti sia
gratuitamente sia a richiesta con assunzione dei relativi costi per la cura della persona e della facoltà di godere di programmi
di intrattenimento di alto livello, dovrebbe andare da un minimo di 2.000 Euro
a persona, solo come spesa alberghiera, ad un massimo di 6.000
Euro
nelle suite diplomatiche più lussuose; mentre nei residence il costo minimo dovrebbe aggirarsi attorno ai 5.000 Euro, con una disponibilità
di 4/5 posti letto e doppi servizi.


RICERCA DEI FINANZIATORI DELLA COSTRUZIONE

Questo straordinario progetto di città-oasi navigante, per poter diventare una concreta realtà, necessita però, naturalmente, di grandi fonti di
finanziamento considerati i costi molto rilevanti che si devono
sostenere per la costruzione di un’opera di questo genere e dimensione.

Tali fonti potrebbero essere fornite dalla collaborazione di alcune delle entità societarie sottoindicate con le iniziative di seguito accennate:

1) - Consorzio formato dalle maggiori Compagnie di navigazione crocieristica;

2) - Società finanziarie che gestiscono Case da gioco o Casinòs;

3) - Grandi Catene Alberghiere che potrebbero inserire la propria prestigiosa insegna ed offrire i propri raffinati servizi in alcuni dei reparti
più lussuosi;

4) - società di “Capital Venture” che valutassero favorevolmente questa iniziativa;

5) - contribuzioni da parte di numerosi “sponsor” che potrebbero essere interessati sia alla vendita che alla pubblicità dei propri prodotti
eventualmente utilizzabili anche come componenti di vario genere nella
costruzione della città galleggiante, oppure, successivamente, come
attrezzature funzionali per la
conduzione dei diversi servizi ed attività presenti a bordo dell’isola;

6) - Grandi Cantieri Navali che potrebbero essere interessati a partecipare alla costruzione di questa imponente opera i quali, se convinti
della validità di questa proposta e dei vantaggi che deriverebbero
loro dal potersi assicurare un certo numero di anni di lavoro di alta qualità,
potrebbero a loro volta reperire altre quote di finanziatori ricchi, avveduti e decisi a prender parte a questa ambiziosa impresa marittima;

7) - apertura al pubblico di una sottoscrizione di quote di capitale della futura società per azioni che poi diventerebbe la proprietaria della
favolosa oasi-viaggiante, con l’allettante incentivo, per gli aderenti,
di poter usufruire per primi, a costruzione ultimata, di una crociera
settimanale a prezzi molto scontati;

8) - altre possibilità di finanziamento potrebbero derivare dalla vendita di un certo numero dei futuri alloggi a coloro che volessero acquistarli
per trascorrere un periodo più o meno lungo della loro vita su questa
avveniristica isola. Successivamente, qualora decidessero di voler
tornare a vivere sulla terraferma,
potrebbero vendere agevolmente la propria unità immobiliare e rientrare in possesso dei capitali investiti.
Solo indicativamente, il costo di uno di questi appartamenti dovrebbe avvicinarsi a quello attualmente previsto per condomini di alto livello
in rinomate località turistiche, cioè tra gli 8.000 - 10.000 Euro al metro
quadro più le spese per la gestione condominiale;

9) - vista la crescente diffusione della “multiproprietà”, si potrebbe considerare come valida la possibilità di offrire in vendita un certo numero
degli alloggi previsti come “residence” con questo particolare tipo di
proprietà temporanea, anzi, credo che sarebbe una delle soluzioni
migliori. Infatti, in tal modo potrebbero
venire soddisfatte molte più richieste per periodi di tempo di utilizzo limitati nell’arco dell’anno ed a
costi
notevolmente ridotti rispetto a quelli da sostenere per un acquisto in piena proprietà.


ALCUNE VALUTAZIONI E CONSIDERAZIONI

Per la realizzazione di un manufatto del genere sopradescritto dovrebbe essere necessario sostenere un ammontare di costi che in totale,
calcolati in modo approssimativo, potrebbero essere nell’ordine di 8,5 - 9 Miliardi di Euro solo per l’isola navigante, oltre a circa 2,5 - 3 Miliardi
di Euro
 per i mezzi aereonavali di scorta e difesa cui in precedenza ho accennato. Il costo finale effettivo dipenderà comunque, in una certa
misura, anche dalla scelta sia delle finiture e dei materiali che verranno utilizzati per gli arredi interni, perchè è chiaro che solo ad esempio:
una serie di rubinetti d’oro costa certamente molto di più di una di rubinetti d’acciaio sia pur della migliore qualità, sia da quella relativa ad
alcune delle strutture esterne o ad alcune di quelle costantemente sommerse.

La notevole elevatezza della pista d’atterraggio degli aereoplani rispetto al sottostante corpo dell’isola assolve alla seguenti molteplici funzioni:
dare il massimo possibile di aria e luce alla zona degli impianti
sportivi; attenuare il rumore dovuto al traffico dei velivoli, diminuire la possibilità
che vengano a crearsi
pericolose correnti aeree turbolente che potrebbero mettere a rischio il regolare traffico degli aereomobili.

Gli ampi viali interni, sia latitudinali che longitudinali che separano i vari edifici alberghieri, come pure le ampie piazze-giardino interne aperte
verso il cielo ma ricopribili con vetrate scorrevoli, al livello
dell’aereoporto, in caso di forti temporali, adempiono essi pure a varie funzioni quali:
maggiore luminosità
ed arieggiamento agli alloggi posti sui fronti interni; aspetto estetico degli edifici più gradevole ed attraente grazie anche
alle arcate esterne ed interne; contributo alla minimizzazione delle condizioni che possano portare alla creazione di turbolenze aeree.

Per quanto riguarda le leggi che dovrebbero regolare la vita di bordo, pur tenendo conto delle dimensioni di questa città-navigante, esse
dovrebbero essere analoghe a quelle che attualmente sono vigenti sulle
delle grandi navi da crociera. Se per varie ragioni lo si ritenesse
necessario, si potrebbe pensare alla
istituzione di un’Organo Collegiale di rappresentanza delle diverse categoria di ospiti, di imprenditori,
del personale di bordo e delle Direzioni dei servizi per la discussione e le eventuali determinazioni da assumere per la soluzione di problemi
d’interesse generale; tali delibere dovrebbero essere prese con
l’approvazione di una maggioranza qualificata.

Una simile isola viaggiante, spero che questa idea non appaia molto strana, potrebbe anche presentarsi alla Comunità Internazionale come
una nuova Entità Statale Indipendente con un proprio territorio e con
proprie leggi e quindi pretendere di godere di una propria completa 
autonomia governativa rispetto agli
Stati già esistenti, perlomeno finchè resta al di fuori delle loro acque territoriali.

Nel caso che per necessità di vario genere essa chiedesse di entrare in zone sotto l’altrui sovranità, i suoi spostamenti dovrebbero essere
di volta in volta concordati con le locali Autorità, oppure preventivamente regolati da Accordi Internazionali.

I Cittadini di quest’isola, cioè coloro che acquistando un appartamento decidessero di trasferirvi anche il proprio domicilio legale, potrebbero
godere, qualora le leggi del proprio Stato d’origine lo consentis- sero, di una doppia cittadinanza.


CONCLUSIONI
Al momento, la mia è soltanto la proposta di un grande progetto che spero possa venire capita ed apprezzata  sia  nelle sue grandi potenzialita
di sviluppo ed innovazione nel campo della navigazione
crocieristica sia per le sue possibilità di tradursi in una considerevole fonte di utili per
coloro che ne
risultassero gli arditi e lungimiranti finanziatori o futuri proprietari.
Questa straordinaria opera per le sue peculiari caratteristiche di struttura innovativa che costituisce una vera sfida ai tradizionali sentimenti di
attrazione, di timore, di confronto, di rispetto, e di amore fra l’uomo
ed il mare, se potesse venire realizzata, andrebbe nella direzione di un
nuovo modo di fruire, in condizioni di maggior sicurezza e di maggior spazio vitale disponibile, la bellezza, la grandezza ed i vantaggi offerti
da questo immenso e prezioso elemento naturale che occupa circa il 70% della superficie del nostro pianeta. Ciò, naturalmente, sarà possibile
solo per coloro che potranno economicamente permetterselo.

Da parte mia c’è la massima disponibilità ad incontrare, preferibilmente in Italia, le persone o le società che potrebbero essere interessate alla
costruzione di questa eccezionale “isola navigante da me proposta od alla acquisizione del progetto, già abbastanza completo in alcune delle
sue linee principali, come pure a fornire informazioni più dettagliate sulle caratteristiche degli scafi e sulla loro particolare funzionalità durante le
soste anche su fondali di 350/400 metri.

                                                                                  =======================================================
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 Principali immagini del progetto

Zona aereoporto
Zona impianti sportivi
Zona edifici alberghieri
Zona Plance di Comando e Servizi
Zona scafi e chiglie

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 Nuovo e più aggiornato modello

Schema di un nuovo modello avente la medesima lunghezza del precedente,
cioè dotato di piste d'atterraggio lunghe circa 1.300 metri, la larghezza totale
dell'aereoporto è invece di circa 350 metri, comprese le sei piazzole sporgenti
larghe ciascuna circa 25 metri. Con questo progetto di ampiezza molto più
contenuta rispetto al precedente i costi della "Citta' Navigante" dovrebbero
ridursi del 30-35% rispetto a quelli già indicati nel testo illustrativo.

Un modello simile a quello sopraevidenziato potrebbe essere realizzato,
con gli opportuni adeguamenti, modifiche ed integrazioni, per un utilizzo
militare e con le funzioni di quell'ambizioso progetto di M.O.B. (Mobile
Offshore Base) che, per varie ragioni, sembra essere stato abbandonato.

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  Recapiti

Indirizzo E-mail:                  artificial@inwind.it

Indirizzo Internet:               http://carlomacriprojects.it

Telefono : + 39 - 051821609

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  Commenti e suggerimenti

Sarà gradito un messaggio con le tue opinioni su questo progetto ed un suggerimento per contattare
qualche cliente potenzialmente interessato alla sua realizzazione all' indirizzo e-mail sopra indicato.
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Ultimo Aggiornamento: Settembre, 2011

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